VADO E TORNO


Editoriale del 6 febbraio 2017

Il caffè al cardamomo veniva dal bazar di sotto e da un curdo tornato in patria dopo due decenni da proletario europeo. Saliva a stento sul corpo della moka ma saliva sul fornello degli ospiti di lunga attesa del Dolphin hotel, giornalisti con le pezze al culo, famiglie scese dai villaggi per un ospedale o volontari internazionali diretti a combattere lo Stato Islamico nel Kurdistan siriano. Saliva nel terrazzo scassato mentre buscavo il primo sole e guardavo la corolla di monti intorno a Sulaymaniyya senza pensare a nulla. A Beirut veniva dal negozio di spezie a Geitawi, sacchi di semi e polveri e olio e aceto e i due vecchi proprietari sugli scranni tersi di lavanda come in un secolo qualsiasi. Tleet alef, tremilalire per favore in un sacchetto trasparente chiuso da una forcina. Ne ho portato un po’ a mia madre, lei si sveglia quando tutto è ancora buio e i gatti non sono diversi dagli uomini immersi nella solitudine che scenderanno per strada poi a fingere e a danzare. Saliva anche lui a stento nella moka calcolata per grani diversi per altre lingue ma saliva e già giravano i ventilatori di tutto il Libano e io non pensavo a nulla. Vado e torno e non è gloria né spasso né sapere né dovere ormai, ma un vuoto dove si sacrificano volti e luoghi nell’impotenza e una breve tazza di caffè.

Luca Foschi
(Inviato di guerra da Aristan\ Aristan’s war correspondent)

Saliva a stento sul corpo della moka (da VADO E TORNO, EDITORIALE di Luca Foschi)
un caffè perfetto – da Questi fantasmi (1967) diretto da Renato Castellani e interpretato da Sophia Loren e Vittorio Gassman

  • MANIFESTO DI ARISTAN


    ANTEPRIMA
  • PROMO ARISTAN ROBERTO PEDICINI


  • INNO


  • IL TEMPO DEI TOPI DI FOGNA


  • CIAO NADIA