ALBERTO RODRIGUEZ


Editoriale del 12 agosto 2020

 

Oggi voglio ricordare un amico, un grande personaggio, scomparso l’11 agosto di 21 anni fa: Alberto Rodriguez.  Musicista, critico musicale, conoscitore  profondo della musica jazz, ispiratore e mentore della rassegna “Jazz in Sardegna”, giornalista colto e raffinato, direttore per molti anni della pagina culturale de “L’Unione sarda”, che portò a livelli molto alti, facendola competere con le terze pagine dei maggiori quotidiani nazionali. Poi direttore editoriale del medesimo giornale e artefice delle imprese che fiorirono attorno a esso, in primo luogo Video on line, uno dei primi Service Provider italiani, nato ufficialmente il 4 dicembre del 1994, ma le cui origini vanno rintracciate nel legame, istituito già l’anno prima, con il centro di ricerche CRS4, allora guidato dal premio Nobel Carlo Rubbia. Grazie a questa collaborazione nel marzo 1994 “L’Unione sarda” fu messa online, primo giornale in Europa.

Mi ha fatto una certa impressione non vedere mai citato il suo nome in una lunga intervista che Nicola Grauso, fondatore di Video on line e presentato giustamente come “il pioniere del web”, ha rilasciato a “Huffpost”. Io allora ero il vice presidente del CRS4 ed ebbi quindi modo di seguire in prima persona le iniziative di Alberto Rodriguez e il contributo di idee e di creatività che egli ha dato alla realizzazione di questo fantastico progetto. Era davvero una miniera di intuizioni geniali che porgeva con garbo, senza mettersi mai in mostra e rivendicare il proprio ruolo. Aveva una visione, che portava avanti con determinazione e tenacia: innovare, modernizzare la Sardegna nell’unico modo possibile, l’investimento in cultura e in intelligenza, per metterla in grado di entrare nel mondo globale, che già allora si stava profilando, in una posizione di primo piano. “La Sardegna, al centro del Mediterraneo, e quindi del mondo”; “puntare sul primato della conoscenza e dell’innovazione per annullare il gap dell’isolamento geografico e riscattare l’Isola da una condizione di subalternità”. Questi erano i cardini di quello che era un autentico progetto politico, oltre che culturale, e di cui Video on line doveva essere il motore. Idee che gli appartenevano ma di cui non si appropriava, perché non aveva alcuna vocazione narcisistica e autoreferenziale. Ma chi lo ha conosciuto e ha condiviso questo suo sogno ha il dovere di ricordare agli immemori quello che è stato e ha dato.

Silvano Tagliagambe (Iconologo di Aristan)

 

 

Oggi voglio ricordare un amico, un grande personaggio, scomparso l’11 agosto di 21 anni fa: Alberto Rodriguez.  Musicista, critico musicale, conoscitore  profondo della musica jazz, ispiratore e mentore della rassegna “Jazz in Sardegna”, giornalista colto e raffinato (da ALBERTO RODRIGUEZ – Editoriale di Silvano Tagliagambe)

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