ALLA RICERCA DEL ROLEX PERDUTO


Editoriale del 11 gennaio 2016

Mai dimenticare che le uniche cose rilevanti avvengono nell’ombra. Avrete sentito parlare del parapiglia scoppiato fra i papaveri italiani della politica e della finanza durante la visita diplomatica in Arabia Saudita. Bolliti come patate nella zuppa notturna del Golfo si spappolano fra i broccati di una hall d’albergo quando i maggiordomi del monarca assoluto irrompono con dozzine di orologi in omaggio. Ma i cronografi da quattromila euro superano di gran lunga il numero dei Rolex da ventimila, e scoppia l’inferno, gli impomatati italici s’azzuffano come galli di periferia, un bordello placato solo dalle guardie del corpo del presidente del consiglio. Il tutto è illegale e tapino, soprattutto se per induzione replichiamo la scenetta nell’agone geopolitico, dove con il petrolio i Sauditi comprano tutti, gli occidentali debosciati e i guerriglieri fondamentalisti. Ma questo non è il punto. Il punto è l’ombra. L’ombra sono l’uomo e la donna sulla tazza del cesso, il prurito genitale, i sogni e le metafisiche elaborate dall’uomo e dalla donna sul cesso o mentre sciolgono il prurito genitale. L’ombra è il corpo e il superamento siderale del corpo. L’ombra è la caccola uncinata durante la fila al semaforo, se girare a destra o a sinistra mentre si leggono Hegel, Nietzsche o Cioran, la predilezione per la salsa tartara, la cicatrice purulenta della violenza subita e la dolcezza di quando riuscimmo ad amare l’anonimo per strada. L’ombra non è la verità. È ciò che avanza al teatro dell’esistenza, le regole e la rappresentazione. L’ombra è l’animale. È la follia. Mai dimenticare che le uniche cose rilevanti avvengono nell’ombra. Solo qui si è divini e liberi, beffardi spettatori nella gloria dell’uomo miserabile.

Luca Foschi
(Inviato di guerra da Aristan\ Aristan’s war correspondent)

COGLI L’ATTIMO

 

da Austin Powers – La spia che ci provava (1999) diretto da Jay Roach. Con Mike Myers e Elizabeth Hurley

  • MANIFESTO DI ARISTAN


    ANTEPRIMA
  • PROMO ARISTAN ROBERTO PEDICINI


  • INNO


  • IL TEMPO DEI TOPI DI FOGNA


  • CIAO NADIA