La prima volta che incontrai Giorgio, ero bambina; me lo presentò mio nonno. Non sapevo molto della sua vita, sapevo che era arrivato a Roma molto piccolo, assieme a degli americani. Ma non era uno di loro. C’era chi diceva che fosse nato in Senegal. Per me era impossibile dargli un’età, come era spesso difficile capirlo. Un enigma in compagnia del quale passavo le ore. Mi piaceva. Mi piaceva quel suo modo unico di scrutare il mondo, con un’aria assente e disillusa. Mi piaceva cercare di sentire i suoi pensieri. Non ci sono mai riuscita. Alle volte sembrava allegro, ma dopo poco mi voltava le spalle e se ne andava. C’era chi si prendeva gioco di lui, chi diceva che era un tifoso romanista, perché quando Giorgio sentiva parlare della Lazio faceva delle sonore pernacchie. Ma a lui il calcio non interessava. Quello che sapevo era che detestava il rumore, la folla. Aveva conosciuto tante persone in tutta la sua vita; troppa gente, troppo poco silenzio. Da adolescente le mie visite sono diventate via via più rade. Mi costava sempre più fatica andare a trovarlo. Da adulta, un giorno, ho semplicemente smesso. Un amico comune mi disse che negli ultimi tempi, era diventato più schivo e riservato. Ero fuori città quando è morto. Ho letto la notizia sul giornale: “Giorgio, lo scimpanzé simbolo dello Zoo di Roma, si è spento a 47 anni”. Solo in quel momento ho saputo la sua età, solo in quel momento ho capito che avrei volto per lui una vita diversa.
Monica Mazzotto
(biofila di Aristan)
“Mi piaceva quel suo modo unico di scrutare il mondo, con un’aria assente e disillusa. Mi piaceva cercare di sentire i suoi pensieri. Non ci sono mai riuscita.”
(da UN AMICO D’INFANZIA editoriale di Monica Mazzotto)
Questo film è stato creato per Cineplex dal premiato duo Dan & Jason ( Dan Abdo e Jason Patterson)