Il Municipio di Aristan è un palazzo neoclassico dalla facciata in marmo rosa portogallo salmonato, che alla luce del sole produce caldi riflessi di bellezza incomparabile. Mi trovavo lì in compagnia dell’Accademico Martinez, nello svolgimento di una specie di caccia al tesoro nata con l’apertura della Donazione Biffi. Questa tappa al Municipio prevedeva la consegna di un sacchetto di cozze a una persona che avesse manifestato di gradirle con il limone. Cominciammo dall’usciere, o meglio, cominciò Filippo in quanto privo di qualsiasi forma di timidezza. L’uomo in divisa blu e baffi confessò di amare le cozze, ma solo quelle fresche. Le nostre, dopo una mattina sotto il sole, cominciavano a puzzare. Salutammo l’uomo promettendogli di tornare, e ci recammo in una vicina cozzeria a comprare un sacchetto di cozze fresche. L’usciere gradì l’omaggio, ma fu incapace di dare una qualsiasi indicazione utile. Tornammo in pescheria e ci rifornimmo di una dozzina di sacchetti. In Municipio, la nostra infruttuosa distribuzione destò la curiosità di molti impiegati, che uscirono dagli uffici per capire cosa succedesse. Per fortuna, prima di offrire l’ultimo sacchetto, arrivò il Sindaco Cristina Bocchetta: era lei la persona della consegna! Ci raccontò che, quando era diventata sindaco, il predecessore le aveva dato una busta sigillata da consegnare ai portatori di cozze. Aprii la busta; conteneva una sintetica indicazione: “Superare le tre prove dell’Abate di Monte Pelato”. Cristina desiderava venire con noi, ma il Monastero di Monte Pelato era precluso alle donne; così decise di travestirsi da uomo, più precisamente da “fra Cristino”, con tanto di saio, sandali e barba finta. Il giorno dopo avremmo ripreso la caccia al tesoro in tre.
Carlo M.G.Pettinau
(Archivista dell’Oblio)
Cristina desiderava venire con noi, ma il Monastero di Monte Pelato era precluso alle donne; così decise di travestirsi da uomo, più precisamente da “fra Cristino”, con tanto di saio, sandali e barba finta.
(da ANCORA COZZE editoriale di Carlo M.G. Pettinau)
travestiti da monaci – da Il monaco di Monza (1963), diretto da Sergio Corbucci con Totò, Erminio Macario e Nino Taranto