Ogni notte papà mi raccontava le storie dei baballottini che vivevano in una miniera di torrone e viaggiavano nello spazio. Si chiamavano: Baballuno, Baballue, Baballé, Baballatro, Baballinque, Baballei, Baballette… e Baballotto! Erano accuditi da Tata Cioccia e vivevano mille avventure. C’erano ingegneri, filosofi, avventurieri spericolati, artisti, ma soprattutto grandi contemplatori di stelle. Dopo il diploma ho iniziato a pensare che fossero storie inventate da papà, e che i veri baballotti non fossero così speciali. Oggi però, su una rivista scientifica, leggo di una pubblicazione della ricercatrice svedese Marie Dackie riguardo il sistema di orientamento dei baballotti. Secondo gli studiosi, il motivo per cui questi coleotteri riescono sempre a tornare a casa seguendo una linea retta, è che seguono la luce delle stelle, in particolare della Via Lattea. Da oggi i baballotti hanno riacquistato la magia che avevano quand’ero bambina. Non vedo l’ora di dirlo a Tata Cioccia!
*Baballotti: in sardo, coleotteri neri
Raffaella Mulas
(Studentessa fuorisede di Aristan)
COGLI L’ATTIMO
da L’ Odissea, sceneggiato televisivo a puntate coprodotto e trasmesso dalla RAI nel 1968, diretto da Franco Rossi, insieme con Piero Schivazappa e a Mario Bava. Ulisse è interpretato da Bekim Fehmiu