Alan McCulloch fu il più grande esperto di pesci dell’universo.
Ma quando vide il Blobfish non credette ai suoi occhi: aveva scoperto il pesce più brutto del mondo.
Lo battezzò Psychrolutes marcidus, cioè, più o meno, “psicomostro debilitato”.
Il suo corpo è flaccido e la densità di quella massa gelatinosa che lui pensa essere la sua carne è inferiore a quella dell’acqua, e ciò gli consente di galleggiare sopra il fondale del mare senza sprecare troppe energie per nuotare.
Questa massa informe di sicuro terrore vive a mille metri di profondità nelle acque australiane e cerca di inghiottire le prede senza muoversi.
Così va il mondo: l’informe paura del futuro governa nell’ignota profondità del creato.
Antonangelo Liori
(Psicozoologo di Aristan)
Il suo corpo è flaccido e la densità di quella massa gelatinosa che lui pensa essere la sua carne è inferiore a quella dell’acqua, e ciò gli consente di galleggiare sopra il fondale del mare senza sprecare troppe energie per nuotare (da BLOBFISH, il pesce più brutto del mondo, editoriale di Antonangelo Liori