BOSSANOVA PER LA PIÙ BELLA DEL MONDO


Editoriale del 9 maggio 2021

Esco, invogliata dal sole e dall’orgoglio di una crostata ben riuscita da portare a un amico. Quattro chiacchiere e un caffè da asporto sorseggiato da seduti in una panchina e poi a casa. È più qualunque di un giorno qualunque, ma è proprio così che succedono i miracoli, quando non te li aspetti, altrimenti che miracoli sono?  Chiedo ad Alexa di mandare musica e, non so come, mi trasmette Bossa per Alberto, composta da Piero Piccioni per Alberto Sordi e per me. Sì, per me, è evidente, dal momento che fin dalle prime note ho fatto spazio nella stanza e, con un calcio al tappeto e una culata al tavolino, ho cominciato a danzare. È scritto per me quel pezzo, non c’è dubbio, sento le carezze dei fiati e sono per me anche gli archi e quella atmosfera infinitamente allegra e infinitamente triste, la saudade. È un ritmo sincopato, – cichiton, chichiton, chichiton, chichiton- e mi muovo in modo impeccabile, in una coreografia mai provata eppure perfetta. Come se non bastasse, subito dopo interviene Natalino Otto e si rivolge proprio a me – mi ha dato del tu! -, sperticandosi in complimenti quasi imbarazzanti con un brano swing, il mio pane quotidiano. Sorrido davanti allo specchio del corridoio, e mi sento la donna più felice – oltre che la più bella del mondo – mentre improvviso un tip tap nel pezzo strumentale. Grazie Natalino e grazie Piero, anche da parte di Alberto.

Giovanna Ferraro (Assistente di volo di Aristan)

“È scritto per me quel pezzo, non c’è dubbio, sento le carezze dei fiati e sono per me anche gli archi e quella atmosfera infinitamente allegra e infinitamente triste, la saudade.”
Da BOSSANOVA PER LA PIÙ BELLA DEL MONDO – Editoriale di Giovanna Ferraro (Assistente di volo di Aristan)

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