Il mio amico e collega Uro Otto del Servizio Meteorologico Nazionale degli Stati Uniti, uno dei massimi esperti di nubi a bandiera, sostiene – ma non è l’unico né il primo- che durante le elezioni una larghissima percentuale di persone decide se andare o no a votare a seconda del tempo che fa, e rinuncia soprattutto in presenza di condizioni meteorologiche estreme- troppo caldo, troppo freddo, soprattutto se i seggi sono privi di condizionamento dell’aria. Per rimediare, secondo Otto, basterebbe votare all’interno di grandi centri commerciali, dove la temperatura è costante tutto l’anno. La gente vi si reca volentieri, le scuole rimarrebbero aperte e lo Stato risparmierebbe moltissimi soldi, con i quali pagare la spesa, il cinema o un massaggio agli elettori, incoraggiandone la partecipazione al voto. L’ultimo figlio di Uro, Tim Otto, ha chiesto a una nota compagnia telefonica italiana un contributo alle spese per la crescita.
Marco Schintu
(Meteorologo ad Aristan)
COGLI L’ATTIMO
da Grandi magazzini (1986) di Castellano & Pipolo. Con Enrico Montesano, Renato Pozzetto, Paolo Villaggio, Franco Fabrizi, Nino Manfredi, Paolo Panelli, Lino Banfi, Laura Antonelli, Ornella Muti, Michele Placido, Massimo Boldi, Leo Gullotta