“Ti amo così tanto che ho deciso di starti lontano”: il diffondersi di questo tipo di messaggi indica che, nella situazione attuale, siamo di fronte a un sentimento sterilizzato del fattore di sensuale passionalità che lo contraddistingue, quel carattere tattile che è una componente imprescindibile delle emozioni, lo strumento primario e principale per proiettare fuori componenti del nostro corpo e recepire dalla realtà circostante atmosfere che smuovono la coscienza e la mobilitano, come sottolinea chiaramente l’etimologia della parola, da “e-movere”, commuovere, agitare, turbare. McLuhan, nel secondo capitolo di quel libro fondamentale, che è Gli strumenti del comunicare scrive che c’è un principio che distingue un medium “caldo” come la radio e il cinema, da un medium “freddo” come il telefono. Tante più informazioni si ricevono attraverso un medium tanto più questo è caldo: il telefono è freddo, perché attraverso l’orecchio si recepisce una scarsa quantità di informazioni, per cui esso esige un grosso contributo da parte dell’ascoltatore, che deve aggiungere e “colmare” attivamente il flusso carente delle informazioni. Viceversa, i media caldi come il cinema non lasciano molto spazio che il pubblico debba colmare o completare: in essi si ha una totale immersione che non esige alcun supplemento di integrazione. L’esclusione della componente tattile indica che siamo forzatamente in una fase di passaggio da emozioni calde ed esaustive a emozioni fredde, che per essere efficaci vanno completate. Per questo ognuno di noi è chiamato a emanare calore, pur stando a debita distanza dagli altri. Solo la produzione di questi piccoli fuochi individuali che, incrociandosi e sommandosi nell’atmosfera, possono trasformarsi in un grande ardore collettivo, può bruciare e sconfiggere l’insidioso virus che ci minaccia.
Silvano Tagliagambe (Iconologo di Aristan)
Solo la produzione di questi piccoli fuochi individuali che, incrociandosi e sommandosi nell’atmosfera, possono trasformarsi in un grande ardore collettivo, può bruciare e sconfiggere l’insidioso virus che ci minaccia.(da CALDO E FREDDO: ABBIAMO BISOGNO DI ARDORE – Editoriale di Silvano Tagliagambe)