È presumibile che tra altri 500 milioni di anni (mese più, mese meno) il cervello del post-sapiens sarà capace di automatizzarsi quasi completamente per svolgere in parallelo molti processi logici che in questo momento richiedono uno sforzo cosciente e molte strategie faticose. L’uso sempre più diffuso dei simulatori portatili per realtà virtuali complesse, usati sin dalla più tenera età, farà in modo che azioni come giocare a scacchi o a tennis, verranno eseguite a velocità stellari. Che cosa capiterà a quel punto di tutta la potenza del calcolo seriale del nostro sistema nervoso che serve ad andare dal punto A al punto B non è dato di saperlo. Senza pensare saremo in grado di orientarci rapidamente nello spazio, non solo quello delle grandi città ma anche in un bosco tutto apparentemente uguale a se stesso e senza riferimenti, processando informazioni in modo rapidissimo, senza mai perderci, adattati all’ambiente meglio dei lupi. Si dice che l’evoluzione non sia interessata al futuro ma solo a produrre piccole ma continue permutazioni nell’esistente per lasciar fare al Tempo, di cui finisce per possedere le stesse sembianze. Però con un cervello così anche il Tempo sarà diventato qualcos’altro, forse sarà diventato Spazio.
Luca Pani
(Psiconauta ad Aristan)
COGLI L’ATTIMO
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il trailer di Matrix reloaded (2003) diretto Andy e Lana Wachowski, con Keanu Reeves