Archivio dell’Oblio; Terza Sala delle Donazioni; scaffale B-8.
Ecco la meta di una lunga fila di formiche cornute che, partendo dal chiostro centrale, attraversava mezzo Archivio per infilarsi in un cofanetto di ebano e uscirne con un misterioso granellino azzurro. Avrei potuto eliminare le formiche; ma sarebbe stato un delitto: appartenevano a una specie estinta in tutta la Terra tranne che in Archivio. Mi limitai a spostare il cofanetto in un’altra sala.
La donazione, sigillata nell’Ottocento, prevedeva la sua apertura nel 2050. Per saperne di più cercai la memoria del donatore: l’Accademica Perduta Carmen Mariposa, botanica e farmacologa. Il documento non era sigillato e potei leggerlo subito. Si trattava di un’autobiografia abbastanza noiosa; catturò il mio interesse solo alla fine, quando si chiariva il contenuto del cofanetto: un prodigioso preparato capace di potenziare forza e dimensioni di chiunque l’avesse assaggiato.
Pochi giorni fa, percorrendo la Galleria degli Arazzi Veneziani, ho incrociato un grosso libro che sembrava volare sfiorando il pavimento. Sconcertato, mi sono bloccato senza fiato per un momento. Quindi ho cominciato a seguirlo e ho scoperto che non si spostava da solo: era sorretto da due grandi poderose formiche cornute! Con qualche esitazione, ho raggiunto il libro e l’ho sottratto alle formiche che sono fuggite velocemente.
Da allora sono tormentato dall’incertezza: eliminare le formiche per garantire l’integrità dei reperti, o salvaguardare una specie in estinzione? Riuscirò a salvare capra e cavoli?
Nel frattempo ho notato la sparizione di due messali miniati del Trecento.
Carlo M.G. Pettinau
(Archivista dell’Oblio)
COGLI L’ATTIMO
da un monologo di Ascanio Celestini su Rai3