CAVOLI E SANGUE


Editoriale del 15 maggio 2017

Tutti gli scheletri delle teorie rivoluzionarie sono sepolti nella sala d’aspetto del mio medico di famiglia. La disperazione continuata e mediana, la donna coi baffi, lo sceriffo dell’ordine sdentato afflitto da prolassi dei budelli, le informatrici scientifiche con le perline sulle Hogan, lo sballato che ascolta su Facebook Sgarbi promettere pale eoliche nel culo, il tribuno che spiega Le Pen con il popolo coglione, s’infervora, sputazza, balla sul prestigio raggiunto in questo insignificante angolo della terra e poi s’addormenta sotto il manifesto dell’herpes zoster, la dottoressa che mi dice il certificato fa cinquanta con la ricevuta, quaranta senza e poi prende trenta perché ho solo quelle in saccoccia. Un vecchio ha osato utilizzare il tempo d’attesa per comprare i cavoli: io stesso ho proposto lo squartamento immediato in nome della giustizia divina e dell’assetato sdegno popolare. Erano tutti d’accordo. La dottoressa ha solo richiesto un piccolo obolo, affitto del palco e cenci e ramazze necessarie alla disinfezione dopo il gluglù del grandguignol.

Luca Foschi
(Inviato di guerra da Aristan\ Aristan’s war correspondent)

Tutti gli scheletri delle teorie rivoluzionarie sono sepolti nella sala d’aspetto del mio medico di famiglia (da CAVOLI E SANGUE editoriale di Luca Foschi)

da Goodnight Mr. Bean

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