Gli altri in generale sono un tramite attraverso il quale si prende forma, si acquista un’identità, si costruiscono pensieri e azioni. Sono stata fidanzata per cinque anni con un tizio di cui non ricordo niente, solo una passeggiata al Bastione di Saint Remy, una collanina d’argento con degli uccellini di pietra e il suo nome. Il resto dei ricordi in merito riguarda me stessa, le lotte con la famiglia perché lo accettasse, una rocambolesca fuga di casa durata ben poco, la partecipazione accorata alla vita di quel tempo, ma di lui niente, so cosa rappresentasse in relazione a me, ma non so chi fosse di per se stesso. E così, giocando coi ricordi, ho provato a ricomporre anche altre situazioni e accadimenti, stando bene attenta a separare le mie interpretazioni dai fatti veri e propri, per scoprire che per la maggior parte del tempo, in tutte le circostanze, anche tra gli affetti più cari, solo pochissime persone vivono in me di vita propria, valgono da sé e rivestono un ruolo da coprotagonisti. Per il resto sono solo comparse.
Giovanna Ferraro (Assistente di volo ad Aristan)
“Pochissime persone vivono in me di vita propria, valgono da sé e rivestono un ruolo da coprotagonisti. Per il resto sono solo comparse.”
Da COMPARSE – Editoriale di Giovanna Ferraro (Assistente di volo ad Aristan)