Come dicevo, stavo giusto sbafando un copioso aperitivo e avevo appena messo giù il telefono con Martinez quando Coppa ha ricevuto la chiamata. Abbiamo tirato giù ciò che avanzava e siamo zompati sulla Poderosa B. Spike era adagiata sul balcone e brevissimi respiri le sbarravano gli occhi. Dal ventre le sporgeva un vecchio tumore, un alveare di carne rosa e bruna. Siamo entrati nell’ascensore portandola fra i lembi di un vecchio lenzuolo, mentre Beppe scendeva a preparare la macchina e Maria ci guardava andar via, muta sull’uscio. In macchina stavo dietro e un sedile reclinato mi dava accesso al cofano. Tenevo una mano sulla zampa e sul muso ansimante passava la periferia, un lampione un bar e poi il buio liquefatto della notte in agosto. In lei vedevo il soldato afgano saltato sulla mina, da qualche parte vicino a Bala Baluk. Nel breve labirinto della clinica un corpulento soriano teneva compagnia alla giovane dottoressa. Io sono per gli animali liberi che hanno con gli umani rapporti cortesi di vicinato, e che dolore sentire Coppa e Beppe parlare piano a Spike e l’imbarazzo della dottoressa nel descrivere la bolletta. Ho pensato che una civiltà come si deve dovrebbe curare gratis anche i moscerini (curarli, non ridurli all’ennesimo, ridicolo feticcio consumistico), poi ho pensato che il sentimento vada declinato a un principio di realtà e poi ho pensato che la realtà possa fottersi, altrimenti ci fotte, come accade da tempi immemori. I significati sono una costruzione, basta decidere. Con la flebo Spike ha avuto un sussulto e per poco non azzannava le venuzze blu nel polso del giovane medico. Poi è andata a trascorrere la notte in corsia con tre gatti e un chihuahua. Pareva Tommasino in Una vita violenta. Anche lei di quartiere, gentile e barrosa. Se ne è andata la mattina successiva. Coppa dice che adesso sta correndo.
Luca Foschi
(Inviato di guerra da Aristan\ Aristan’s war correspondent)
Poi è andata a trascorrere la notte in corsia con tre gatti e un chihuahua. Pareva Tommasino in Una vita violenta (da CORRI SPIKE!, editoriale di Luca Foschi)
da Una vita violenta (1962) diretto da Paolo Heusch e Brunello Rondi, tratto dall’omonimo romanzo di Pier Paolo Pasolini.