Mentre in Europa e negli Stati Uniti l’isteria collettiva scatenata dal caso Weinstein passa per campagne controverse a metà strada tra la denuncia sociale e le sfilate sui red carpet e mentre in Italia Asia (Argento) imperversa, tutto tace in Asia. Che le donne orientali non siano oggetto di attenzioni indesiderate? Eppure, racconta La repubblica, nella metro di Tokyo non tramonta il rito del “chikan”, il palpeggiamento delle signore pigiate dentro le carrozze dagli shiri-osho (letteralmente “spingitori”), intrappolate e restie a denunciare. Meno timidi i membri di un club presieduto da un quarantenne che vanta in rete un numero di molestie da record, infine sfociato in un matrimonio. Che vuol dire che in anche in Giappone ci sono uomini che pensano che, in fondo, una donna che si sottrae è una donna che vuole essere rincorsa. Poi ci si sono messi i “maschilisti” del Dr. Molestie a rivendicare carrozze per soli uomini. Sì i maschietti giapponesi si sentono discriminati e quindi, ogni tanto, salgono di prepotenza nei vagoni riservati alle donne e scendono dopo una fermata, sentendosi evidentemente emancipati dal gesto. Una nota di speranza arriva dalla Cina, dove le discriminazioni e la marginalizzazione delle donne sono all’ordine del giorno, altro che Hollywood. Il governo censura regolarmente tutte le denunce e le rivendicazioni delle femministe. E oscura qualunque post legato all’ashtag “me too”. Ma si sa, il potere talvolta è ottuso e così al governo sfugge la nuova frontiera della protesta rosa di Pechino. Niente parole, bastano le emoticon. Ci sono due icone che accompagnano sempre più spesso i tweet al femminile: una ciotola di riso e un coniglietto. Che si pronunciano, rispettivamente, mi tu.
Eva Garau (Precaria di Aristan)
…nella metro di Tokyo non tramonta il rito del “chikan”, il palpeggiamento delle signore pigiate dentro le carrozze dagli shiri-osho (letteralmente “spingitori”), intrappolate e restie a denunciare (da C’È ASIA E ASIA, editoriale di Eva Garau)
La mano morta – da La poliziotta (1974), diretto da Steno ed interpretato da Mariangela Melato
DA GARCIA LORCA A VASCO ROSSI – Corso di poesia contemporanea 2018
La fluttuante città di Aristan e la sua Università propongono un nuovo corso di Poesia contemporanea tenuto da Filippo Martinez e intitolato DA GARCIA LORCA A VASCO ROSSI. Come s’intuisce già dal titolo in queste lezioni non saranno somministrati gli sdilinquenti sospiri libreschi degli opinabili “poeti” di questi anni (quelli citati saranno pochi e ottimi) ma, liberalizzando il concetto di poesia, verranno prese in considerazione le manifestazioni poetiche più varie (dal cinema alla canzone, dalla pittura alle scienze, dal teatro alla pubblicità, dalla cronaca al fumetto, dalla satira, alla filosofia, dai social allo sport ecc.).
Le lezioni saranno 7 e dovrebbero tenersi a partire da mercoledì 18 aprile alle 19,15 (la data la confermeremo per tempo) presso una sala del College Universitario di S. Efisio in via Monsignor Cogoni, traversa di via Cadello, a Cagliari. Per quanto sarà possibile cercheremo di tenerle sempre nei primi giorni della settimana.
Per le prenotazioni o per qualsiasi informazione scrivere a segreteria.aristan1@gmail.com oppure telefonare al 338 8933196.