DALAI LAMA, OSPITE(S)GRADITO


Editoriale del 30 luglio 2012

Il sindaco di Milano, uomo simbolo dell’Italia progressista, l’ha detto in maniera chiara e diretta (e senza alcun imbarazzo): niente conferimento di cittadinanza onoraria al Dalai Lama. La ragione? Semplicissima: il gesto sarebbe interpretato come un segnale di inimicizia verso il popolo cinese. Meglio, verso i dirigenti di Pechino che il Dalai Lama lo vedrebbero volentieri alla brace. Non stupisce il governo della Repubblica Popolare ma Giuliano Pisapia, che s’è comportato esattamente come il suo predecessore (Letizia Moratti, donna simbolo dell’Italia conservatrice) e prima di loro il sindaco di Bologna. Perfino Barack Obama, presidente degli Stati Uniti d’America, ha rinunciato a riceverlo nella Stanza Ovale per non irritare i cinesi. Non sarà il caso di aggiornare il concetto di vassallaggio?
 
Giorgio Pisano
 

COGLI L’ATTIMO

 

da Chiedimi se sono felice (2000) di econ Aldo Giovanni & Giacomo

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