DANTE, vittima dell’ingiustizia


Editoriale del 10 maggio 2017

Il dieci marzo del 1302 Dante Alighieri fu condannato da un tribunale regolare alla pena capitale. questa la sentenza: «Alighieri Dante è condannato per baratteria, frode, falsità, dolo, malizie, estorsione, proventi illeciti, pederastia e lo si condanna a 5 mila fiorini di multa, interdizione perpetua dei pubblici uffici, esilio perpetuo e, se lo si prende, al rogo così che muoia». Morì 19 anni dopo a Ravenna in miseria e affanno. Pare che le sentenze non si debbano discutere. Io ho visitato infinite volte la sua tomba. Grazie a Dio il nome dei suoi giudici è stato cancellato con infamia dalla storia. Ma le sentenze non si devono discutere.

Antonangelo Liori
(Microbiografo di Aristan)

Pare che le sentenze non si debbano discutere.(da DANTE, vittima dell’ingiustizia , editoriale di Antonangelo Liori)

Sentenza commenta la sentenza – da Il buono, il brutto, il cattivo (1966) diretto da Sergio Leone.

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