DENTRO IL CANNETO


Editoriale del 7 marzo 2013

Non ho pace. Non ho pace da quando mi sono visto riflesso nel quadro appeso su una parete del mio studio: rappresenta un fitto canneto, con canne palustri che si susseguono da un primo a un secondo piano e all’infinito. In una sua piccola porzione, lucida, a specchio, mi sono visto riflesso.
Mi sento irresistibilmente attratto dal canneto e nel contempo ne ho paura. L’inquietudine mi paralizza: passo le giornate a letto, a riflettere, e mi alzo solamente la notte, quando c’è silenzio, per tentare di decifrare le parole di una nenia sottovoce che, confusa con un rumore di pioggia, mi sembra provenire dal quadro. Lo scruto da vicino e, mi vergogno a dirlo, cerco e insieme temo di trovare un ingresso fra la miriade di canne palustri. Quando mi avvicino alla piccola porzione di quadro dove mi rifletto ho sempre una sorpresa: la mia immagine non è mai uguale, ogni giorno che passa ringiovanisce. Sette giorni fa venivo riflesso con la mia attuale età, tre giorni fa a diciotto anni, ieri a dieci. Oggi, con mio grande stupore e turbamento, dimostro tre o quattro anni. Nel tentare di trovare un pertugio fra le canne, noto che la mano che tenta di spostarle è piccolissima. Faccio pressione con la manina e mi apro un varco. Piove: piccole gocce lente e insistenti che odorano di tenerezze e silenzi. Sotto il fruscio delle canne e della pioggia ora sento bene le parole della nenia: “Dormi e sogna, bel bambino… ” Riconosco il posto. Mi addormento e sogno.

Pietro Serra
(Capitano medico, ambasciatore di Aristan)

COGLI L’ATTIMO

 

da Dorian Gray (2009) diretto da Oliver Parker e interpretato da Ben Barnes e Colin Firth. È liberamente tratto dal classico letterario Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde

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