Dio, la morte e il sesso mi sembrano gli unici argomenti degni di interesse. Il resto è chiacchiericcio. Il mistero che avvolge questi tre temi rende appassionante qualsiasi dibattito li affronti. Purché non ci si crogioli nel culto del dubbio, il totem più sopravvalutato della nostra epoca. A dubitare siamo buoni tutti, è la scelta di una risposta che accende la discussione e provoca le argomentazioni contrarie. Si racconta che Sebastiano Timpanaro, ateo di ferro, si scagliò contro alcuni colleghi cattolici dell’Università in un ristorante, urlando “Dio non esiste, non è mai esistito e mai esisterà”. Non la penso così, ma devo ammettere che si tratta di un contributo di tutto rispetto, assai più fertile, per nutrire la fede o la sua assenza, di tanto agnosticismo cacadubbi che ci lascia a bagnomaria in un uggioso impasse. Visto che siamo invitati a dire sì o no, la limpida negazione di Timpanaro magari non verrà da un angelo, ma non possiamo neanche archiviarla in tutto quel resto che viene dal diavolo. Che il pensiero della morte sia collegato a quello di Dio è evidente a tutti. Il sesso, invece, sembra quasi stridere, nell’opinione comune, col sentimento religioso. Roba sporca, di cui vergognarsi. Si fa ma non si dice. Il Premio Nobel Isaac B. Singer, uno dei maggiori scrittori del Novecento, ha mescolato nelle sue opere un profondo senso del sacro e un erotismo sensualissimo. Al punto da sconcertare un giornalista italiano, Matteo Bellinelli, che, in una lunga intervista, gli chiese conto del perché, nei suoi romanzi così pervasi di religiosità, concedeva tutto quello spazio al sesso. Singer prima si schermì, domandandosi che cosa ci fosse al mondo di più interessante. Poi, incalzato sullo stesso argomento, trovò una risposta fulminante: “I bambini nascono dal sesso, non dalla lettura di Spinoza”.
Editoriale di Fabio Canessa
(Preside del Liceo Olistico Quijote di Aristan)
Si racconta che Sebastiano Timpanaro, ateo di ferro, si scagliò contro alcuni colleghi cattolici dell’Università in un ristorante, urlando “Dio non esiste, non è mai esistito e mai esisterà” (da DIO, LA MORTE E IL SESSO – Editoriale di Fabio Canessa)