È LUGLIO E TIRA IL MAESTRALE


Editoriale del 17 luglio 2017

È luglio e tira un maestrale che canta in stilnovo. Gli universitari escono in balcone o sull’uscio per spompare le cicche o attraversare ancora l’anatomia del cuore. Celebrano per me la nascita della notte, li riordino sulla scena come se non esistesse autunno. Molti si sciolgono sugli schermi, il blob della rete di stato passa un omaggio intrecciato a Renato Rascel e Mia Martini. La malinconia immanente all’estate è sentimento costituzionale e dopo cena abbatte le moltitudini come mosche affogate fra i semi d’anguria. La Poderosa B. riposa sotto un lampione come un urbano bufalo d’acciaio, i carburatori nascosti sono un prezioso genoma del tardo Novecento. Uno sbandato del quartiere spara sul collo un succo d’eroina e pieno di piacere incede e vacilla. Crolla piano sui mattoni freschi dell’impiantito un giovane senegalese dopo una sinfonia di colpi di glottide. Non è una croce ma il telefono gli rimane nel palmo aperto come un chiodo, mentre chiude gli occhi al cielo scuro. Io fumo e dal balcone vedo tutto il mondo.

Luca Foschi
(Inviato di guerra da Aristan\ Aristan’s war correspondent)

il blob della rete di stato passa un omaggio intrecciato a Renato Rascel e Mia Martini (da È LUGLIO E TIRA IL MAESTRALE, editoriale di Luca Foschi)

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