NON È UN PAESE PER …


Editoriale del 22 ottobre 2013

Il Cormac McCarthy di “Non è un paese per vecchi” contrappone a un disumano assassino (che per l’appunto affida al caso, una monetina, la sorte delle sue vittime) l’ultimo eroe dell’epica: uno sceriffo di sano buon senso che lamenta la svalutazione della tradizione e la perdita dei punti di riferimento che permettano di raccogliere nelle nostre coscienze la forza di combattere il male. Occorre credere in qualcosa anche solo per costruire a colpi di scalpello un abbeveratoio che potrebbe durare diecimila anni. Bisogna avere “una promessa dentro al cuore” che oggi non abbiamo più. E perfino lo sceriffo, pur dichiarando che gli piacerebbe tanto, confessa di non avere intenzione di scavare un abbeveratoio di pietra, perché non ha sufficiente speranza nel futuro, è orfano di quella “promessa dentro al cuore”. Non è abbastanza convinto delle parole del padre di “La strada”, un altro capolavoro di McCarthy: “è sempre stato così e lo sarà ancora”, che è la base, solida e ingenua, su cui è stato costruito l’abbeveratoio. Infatti “Non è un paese per vecchi” si conclude, poco epicamente, con l’assassino ancora in libertà e le meste e dignitose riflessioni dello sceriffo. Eppure egli non esita a considerarsi migliore di suo padre, forse proprio perché si sente dotato di quella moderna consapevolezza di saper abbracciare ogni visione del mondo che mancava alle generazioni precedenti, più rozze e ingenue ma tanto più vitali e pulite. Grazie all’evoluzione civile del mondo occidentale, abbiamo raggiunto una maggiore sensibilità e una più acuta abilità di capire (rasentando perfino una sorta di umanissima complicità col nemico), ma la forza di volontà e la capacità di agire si sono irrimediabilmente infiacchite. E l’epica si è stilizzata in deliziosi apologhi esistenziali, come “La leggenda del santo bevitore” di Joseph Roth, epopea ristretta nello spazio dell’esistenza di un clochard parigino fra un ponte sulla Senna e la chiesa di Santa Teresa, per esprimere l’impossibilità del nòstos più casalingo e l’inevitabile inadempienza a cui anche l’eroe più limpido e in buona fede è inevitabilmente condannato. Il titolo del romanzo di McCarthy potrebbe così essere facilmente parafrasato in “Non è un paese per l’epica”.

Fabio Canessa
preside del Quijote, Liceo Olistico di Aristan

COGLI L’ATTIMO

 

da Non è un paese per vecchi (No Country for Old Men 2007) diretto dai fratelli Coen, tratto dall’omonimo romanzo di Cormac McCarthy. Con Tommy Lee Jones, Javier Bardem, Josh Brolin, Woody Harrelson

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