Ezra Pound, un poeta confuciano. L’unico vero poeta maledetto, americano in fuga verso Oriente, per tutta la vita coltivò il sogno dell’armonia sociale raggiunta con mezzi umani, per mezzo dell’umanità. Figlio di un tempo senza ordine, cercò in Asia l’asse che non vacilla. Figlio di una nazione senza storia, frullò follemente quelle degli altri: le città del Rinascimento italiano, i pini sacri del Giappone, l’indignato bastone di Confucio verso il venerato santo che medita e non fa.
Tutto in pochi versi, a volte nello stesso verso.
E senza dimenticare gli scarponi di suo nonno, agricoltore americano prestatore di soldi senza usura. È il primo e finora unico occidentale ad aver preso sul serio le filosofie dell’Asia. “I fiori di albicocco\ volano nel vento da occidente a oriente\ e ho cercato di non farli cadere”.
Gianluigi Sassu (Asiatista di Aristan)
Ezra Pound, un poeta confuciano. L’unico vero poeta maledetto, americano in fuga verso Oriente (da EZRA E L’INDIGNATO BASTONE DI CONFUCIO, editoriale di Gianluigi Sassu)
Pier Paolo Pasolini intervista Ezra Pound