FELICI E CONTENTI


Editoriale del 21 maggio 2018

Ricordo il matrimonio di William e Kate con un grandioso sentimento di disgusto. Reporter in erba, seguivo diciannovemila futuri colleghi, piombati a Londra da tutto il mondo. Diciannovemila. Fotocamera alla mano attraversavo le vie della città insieme alla moltitudine delirante. Chiusi il pezzo per la scuola di giornalismo con qualcosa come “one billion baboons”, un miliardo di babbuini. Tanti erano gli umani collegati all’evento. Il matrimonio del fratello Henry, qualche anno e bordello dopo, non mi trova su posizioni diverse. Continuo a rifiutare le regole del gioco. I bambini hanno fiuto per queste cose. Trovo l’intero baraccone insignificante, e il tentativo di leggervi il mutamento epocale (il discolo della casa sposa la mulatta borghese eccetera eccetera) è solo medioevo spacciato per postmodernità. E non mi si dica che la leggerezza è necessaria! Chiedetevi cosa sapete del Regno Unito. Chiedetevelo accidenti! Politica? Economia? Arte e cultura? Le minchiate di corte! Spacciano fratelli Grimm! Al Chilo! Un miliardo di babbuini felici e contenti, e gli editori e i direttori alla forca!

Luca Foschi

(Inviato di guerra da Aristan\ Aristan’s war correspondent)

Trovo l’intero baraccone insignificante, e il tentativo di leggervi il mutamento epocale (il discolo della casa sposa la mulatta borghese eccetera eccetera) è solo medioevo spacciato per postmodernità. E non mi si dica che la leggerezza è necessaria! Chiedetevi cosa sapete del Regno Unito. (da  FELICI E CONTENTI, editoriale di Luca Foschi)

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