Dopo una domenica sera di bagordi, al bar con gli amici, Ademir Jorge Goncalves, muratore di 59 anni in un paesino del Brasile, non è tornato a casa. La mattina, al risveglio, i parenti hanno visto il letto vuoto e intatto e, a pochi metri da casa, un’auto incendiata con un cadavere carbonizzato al posto di guida. Nessun altro abitante di quella piccola cittadina risultava scomparso e i familiari addolorati hanno fatto prelevare la salma e hanno celebrato i funerali. A metà cerimonia, affollata di amici e parenti, entra in chiesa Ademir Jorge Goncalves, appena stordito dai postumi della sbronza. Incuriosito e affranto, chiede a uno dei presenti quale suo concittadino sia morto. Immaginatevi la scena, ancor più memorabile del finale del film “Il laureato”, quando Dustin Hoffman irrompe in chiesa durante il matrimonio della fidanzata: un mormorio misto di sorpresa, spavento e sollievo, urla e sconcerto, pianti di dolore che si trasformano in pianti di gioia, baci e abbracci che soffocano il resuscitato, il quale, sempre più perplesso e rintronato, non ci capisce nulla. Il prete interrompe il funerale, dal clima luttuoso si passa in un secondo a una festa selvaggia che stona alquanto con la bara del carbonizzato, presente al centro dell’altare; tutti toccano l’ex-morto e si complimentano con lui. Placatosi il casino, il muratore racconta di essersi ubriacato di brutto la sera prima, al punto che, appena sedutosi nella sua auto, si era addormentato come un sasso sul sedile e si era svegliato a metà mattinata. Non trovando nessuno a casa e quasi nessuno per strada, era entrato nella chiesa strapiena per sapere chi, tra i cittadini di quel borgo ameno, fosse passato a miglior vita. L’indagine della polizia ha poi scoperto che il morto era un forestiero che passava da quelle parti e, per un malore o un colpo di sonno, si era schiantato proprio a due passi da casa Goncalves. Tocca ora al Guinness dei Primati valutare l’inserimento di Ademir Jorge in una categoria inedita: quella di chi ha visto il proprio funerale.
Fabio Canessa
preside del Quijote, Liceo Olistico di Aristan
Tocca ora al Guinness dei Primati valutare l’inserimento di Ademir Jorge in una categoria inedita: quella di chi ha visto il proprio funerale
(da FUNERAL PARTY editoriale di Fabio Canessa)
da Vijay – Il mio amico indiano (2014) diretto da Sam Garbarski