GALLETTI SGALLETTATI


Editoriale del 8 gennaio 2013

Tutti i galletti di Aristan sono in agitazione; una delle tre deliziose Ancelle dell’Oblio, la bionda assistente del nostro illustre Archivista, la più procace, si è manifestata, anima e soprattutto corpo proprio qui, in città, tra la gente, fuori dalla sede sacra. È comparsa quasi a fine serata da Heidegger & Shopenhauer, il locale che dà rifugio ai più ostinati seguaci del mambo elettronico tedesco. Ha ballato solo un pezzo, ma in maniera divinamente sensuale; la sala era ancora piena e a molti è sembrato di rivivere la sequenza di E Dio creò la donna con Brigitte Bardot al meglio, tirata da gara e prima, mooolto prima della deriva fisica e animalista che purtroppo conosciamo. Il tutto è durato una manciata di minuti, sufficienti ad annichilire tutte le chiacchiere e a lasciare uomini donne presenti di gesso. Solo Vittorio Sgarbi, e chi se no, ha avuto l’ardire di avvicinarla per attaccare bottone.
LUI: Sei sola?; LEI: Sì; LUI: Come ti chiami?; LEI: Juliette (guarda caso, proprio come il personaggio di B.B.); LUI: Dove possiamo fare due chiacchiere tranquilli, per conoscerci meglio, lontani da questa confusione? LEI: A casa mia, tra mezz’ora, suona tre volte, non ci sarà nessuno vedrai.
Giusto il tempo di riavviare il ciuffo e lucidare gli occhiali. Il titolare della cattedra di Follia si è presentato puntuale all’indirizzo convenuto; ha suonato tre volte. Nessuno ha aperto. In casa non c’era nessuno.
Una tipa di parola questa Juliette.

Gianni Stocchino
(Filmnauta di Stato)

COGLI L’ATTIMO

 

da E Dio creò la donna (1956) diretto da Roger Vadim con Brigitte Bardot e Jean Luis Trintignant

  • MANIFESTO DI ARISTAN


    ANTEPRIMA
  • PROMO ARISTAN ROBERTO PEDICINI


  • INNO


  • IL TEMPO DEI TOPI DI FOGNA


  • CIAO NADIA