Anche ieri notte scenata di gelosia: “E’ sempre con te!”, “Ma non lo vedi che è una vecchia Befana?”, “Non voglio più vederla in questa casa!”; e queste sono solo le frasi più gentili pronunciate da mia moglie nei suoi confronti. Lei se n’è andata farfugliando scuse, urtando coi fianchi ingrossati lo stipite della porta, curva nonostante il sostegno del busto con stecche di balena. Ho dovuto dormire sul pagliericcio di cucina tormentato da incubi di colpa. Al risveglio, sensazione d’angoscia. Mia moglie ha preparato il mangiar bianco senza pronunciare una parola. Mi son lavato nel catino con l’acqua fredda perché non ho osato chiederle di riscaldarla. Per mangiare qualcosa a colazione sono dovuto andare in cortile, col freddo che fa, per procacciarmi un uovo nel pollaio. Mentre bevo l’uovo, crudo, di fronte a me mia moglie assapora il suo mangiar bianco con pane appena sfornato e the delle colonie. Ecco i tre colpi di batacchio alla porta. Apro: sorridente, radiosa, eretta, persino i fianchi sembrano meno larghi… è lei, puntuale come sempre, la mia controfigura.
Pietro Serra
(Capitano medico, ambasciatore di Aristan)
COGLI L’ATTIMO
da Molti sogni per le strade (1948) diretto da Mario Camerini con Anna Magnani e Massimo Girotti