“Specchio, specchio delle mie brame, chi è l’animale più intelligente del Reame?”
Dipende. Dipende da cosa si intende per intelligenza, dipende da quale parametro si prende in considerazione e soprattutto in quale situazione. L’intelligenza non è saper contare (lo sanno fare anche le galline) o riconoscere un quadro di Monet da uno di Picasso (un gioco da ragazzi persino per i piccioni). L’intelligenza riguarda la capacità di risolvere le sfide ambientali in cui si vive e non si tratta di un’eccellenza, ma di un arcipelago di competenze, ognuna più o meno sviluppata a seconda del contesto. Una gazza australiana non è meno intelligente di uno scimpanzé, perché non crea alleanze politiche o strategiche. Non ne è capace semplicemente perché non le serve. Allo stesso modo lo scimpanzé non è meno intelligente della gazza, perché, a differenza sua, non è in grado di ripetere, come Mozart, melodie lunghe e complicate, dopo un solo ascolto. Ogni essere sviluppa maggiormente ciò che può essergli utile per la sua sopravvivenza. Gli scimpanzé, i delfini o i cani ci sembrano più intelligenti, perché li giudichiamo con i nostri parametri e loro, chi per un motivo chi per un altro, hanno sviluppato capacità simili alle nostre. Ogni animale, in grado di affrontare e risolvere i quiz che la natura gli sottopone è intelligente e per poterlo valutare, dobbiamo conoscere la sua “vita”. Come disse Albert Einstein “Ogni persona è un genio. Ma se giudichi un pesce dalla sua capacità di scalare un albero, passerà tutta la sua vita pensando di essere stupido”.
Monica Mazzotto
(Biofila di Aristan)
COGLI L’ATTIMO
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La gallina (1967) di Cochi e Renato