GIORNALI E L'ETÀ ADULTA


editoriale dell'11 marzo 2012

All’indomani della morte di Aldo Moro, i giornali italiani (senza esclusione di schieramento) hanno rimosso frettolosamente critiche e strali adoperati fino a poco prima in dosi massicce, per riscoprire un santo o quasi. All’improvviso Moro è stato definito “un grande statista” e dalle varie orazioni funebri sono state spolverate via tutte le perplessità sulla statura (e sulla figura) dell’uomo politico. Giorgio Bocca s’è accorto di questo strano volemose bene: secondo lui era la spia “del provincialismo e dell’immaturità del giornalismo italiano”, più o meno travolto dall’emotività a scapito dell’informazione. Da allora sono passati più di trent’anni ma l’alba del pluralismo e della completezza ha da venire.

Giorgio Pisano

COGLI L’ATTIMO

da L’audace colpo dei soliti ignoti (1960) diretto da Nanni Loy
con Vittorio Gassman, Nino Manfredi, Riccardo Garrone,
Renato Salvatori, Carlo Pisacane, Claudia Cardinale

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