GLI IMBECILLI SONO L'APOCALISSE


Editoriale del 10 maggio 2021

In questo momento l’umanità offre un genio ogni milione di individui. Gli altri 999.999 sono così ripartiti: 9.999 molto intelligenti; 90.000 intelligenti; 400.000 quasi intelligenti; 400.000 imbecilli; 100.000 super imbecilli.
Le intuizioni dei geni, elaborate dai molto intelligenti e dagli intelligenti semplici, portano a un progresso vertiginoso che il resto della popolazione usa ma non capisce. Ed è questo il problema. L’evoluzione del pianeta dettata dai più intelligenti diventa micidiale involuzione nella gestione degli imbecilli, specialmente se sono intraprendenti, arroganti o simpatici.
Accade così che i 100.000 super imbecilli e i 400.0000 imbecilli semplici si galvanizzano e travolgono con la loro euforia anche gran parte dei 400.000 quasi intelligenti tramutando l’uso del progresso in abuso, l’abuso in rischio, e il rischio, a sua volta, in rischio incontrollabile.
Il luogo comune che definisce l’Uomo ‘essere Intelligente’ pecca di superficialità: l’Uomo non è intelligente. Alcuni uomini, una minoranza, lo sono. Gli altri no. Nella stragrande maggioranza sono neutri.
Se non esistessero i geni e i molto intelligenti la meraviglia del vivere forse sarebbe meno splendente ma l’umanità correrebbe meno rischi. Infatti per aumentare la meraviglia e ritardare l’estinzione bisognerebbe incrementare il numero dei geni e dei molto intelligenti, ma ciò è impossibile; o, rinunciando alla meraviglia, ridurlo con qualsiasi mezzo, ma ciò è inaccettabile.
Al genere umano, dunque, non resta che tentare di moltiplicare gli individui quasi intelligenti, passando dagli attuali 400.000 a 750.000 ogni milione. Per farlo ci vorrebbero almeno 25.000 maestri saggi e carismatici che sapessero proporre con metodo, disciplina e fantasia i giusti modelli contro l’Apocalisse. Se no… avremo un problema, Huston.

Filippo Martinez (Antropologo)

“L’evoluzione del pianeta dettata dai più intelligenti diventa micidiale involuzione nella gestione degli imbecilli, specialmente se sono intraprendenti, arroganti o simpatici.”
Da GLI IMBECILLI SONO L’APOCALISSE – Editoriale di Filippo Martinez (Antropologo)

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