IL CIBO COME MEDICINA


Editoriale del 30 ottobre 2014

Che ogniqualvolta mangio broccoli e mirtilli o bevo modiche quantità di vino rosso stia facendo del bene alla mia salute, me l’hanno fatto capire da tempo. La nutraceutica (la disciplina che, in estrema sintesi, studia il cibo come medicina) ha però fatto passi da gigante e tra un po’ sarà difficile trovare negli scaffali dei supermercati alimenti che non siano stati addizionati con qualcosa: yogurt con prebiotici o probiotici, latte e uova con omega-3, spaghetti con vitamine e antiossidanti, patate al selenio. E non è detto che a qualche sprovveduto che esagera queste sostanze facciano proprio bene. Non sto demonizzando la nutraceutica, che però si rischi di passare l’argine si vede da piccole cose. Sotto casa mia ad esempio sopravvive un negozio di “generi alimentari”. Il vecchio Gigi cerca di stare al passo con i tempi. Giusto per farvi capire l’elemento, per comunicare che vende frutta non trattata appende cartelli come questo: ”Arance del mio orto. Solo acqua, vento e letame”. Ora si è scoperto nutrizionista e vende pane addizionato con beta-carotene. Lo produce un forno poco distante, quello del signor Manlio, il cui unico contatto con il settore farmaceutico è la necessità di acquistare tranquillanti per sua moglie. L’ho mangiato una sera a cena quel miracoloso pane al beta-carotene, che secondo Gigi aiuta a prevenire la cecità notturna. Sarà un caso, ma il mattino dopo non riuscivo a svegliarmi. Mia moglie mi ha dovuto prendere a schiaffi e mi ha infilato ripetutamente la testa sotto il rubinetto dell’acqua fredda.

Tony Cinquetti
(Etica gastronomica)

COGLI L’ATTIMO

 

da La crisi (1992) scritto e diretto da Coline Serreau. Con Vincent Lindon

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