IL CUORE DELLE MADRI


Editoriale del 7 dicembre 2014

Posso solo supporre che da principio sia, come tutto ciò che conta davvero, casualmente naturale. Non l’ho mai visto insinuarsi, tra sguardi e sorrisi, nell’animo di nessuno di noi. Posso immaginarne il precipitare, come fossero foglie e piogge autunnali, per riempire il più capiente dei sentimenti umani. Posso anche credere, come mi hanno insegnato, che impariamo a riconoscerlo da molto piccoli, quando siamo ancora – per fortuna – indifesi e probabilmente esposti agli strali delle emozioni che diventano carattere. Quando però penso all’Amore di una Madre che pure mi pare sia consapevolmente innato non riesco a capire perché non finisca mai. Mai. Da appena siamo, sino a quando sempre saremo, le Madri vere (non tutte lo sono e bisogna tristemente ammetterlo) non si allontanano di un passo, anche se vivono dall’altra parte dell’oceano. Che cosa sarà che conferisce loro tanta forza, tanto coraggio e tanta capacità di reggere, spesso, a immense sofferenze? Sarà che prima di capire sentono per istinto e prima di sentire hanno già capito? O non sarà forse, invece, che possiedono la capacità che è unica degli Dei e mai di nessun uomo, di saper perdonare? In nome di questo immenso e infinito amore riescono a perdonare sempre i propri figli. Se quindi vi siete mai chiesti che cosa muove davvero il mondo e magari volete aspirare al vero amore di una Donna sperate che vi perdoni come farebbe con i frutti del suo seno, senza se e senza ma, senza domande e senza motivi, senza perché e senza per come, senza passato e senza futuro. Il Cuore di una Madre è Amore puro e assoluto e non c’è nient’altro da dire; tutti gli altri si accontentino di un Amore parziale e se ne facciano una ragione. Punto.

Luca Pani
(Psiconauta ad Aristan)

COGLI L’ATTIMO

da Cuore di mamma (1954) diretto da Luigi Capuano.

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