Oggi ci è difficile immaginare la nostra esistenza senza WhatsApp, una giornata senza cellulare, un film senza sonoro, ma pochi anni fa i racconti di fantascienza disegnavano mondi dotati di telefoni a filo e orologi analogici, e nel 1927 un lungimirante Harry Warner della Warner Brothers sentenziava: Chi diavolo vuole sentire gli attori parlare?
A quei tempi, prima dell’avvento dei social network e prima del Bluetooth, quando vedere una persona che parlava da sola era un chiaro sintomo di schizofrenia, nessuno avrebbe mai immaginato di poter assistere a un simile dialogo: “Lo conosci?” “No, ma l’ho aggiunto tra gli amici”.
Piergiorgio Mulas
(Direttore di Ar Psicosomatica)
COGLI L’ATTIMO
da Buster Keaton & Fatty Arbuckle – The cook