Nel bel mezzo dell’inverno l’Ufficio Meteo è entrato in letargo. Il nostro cervello (intendo dire il mio e quello dei colleghi) non produce più lo straccio di un pensiero, stesi sul tappeto in stato di quiescenza contempliamo il soffitto. La maggior parte di noi reagisce tuttavia a degli stimoli, seppure in modo torpido, per cui non so dirvi se si tratti piuttosto di ibernazione. Questo perché non funziona il riscaldamento, mancano i soldi per acquistare il combustibile. Chi ci amministra è convinto che i meteorologi siano insensibili alle variazioni termiche. Allo stesso modo pensa che i medici siano sani per definizione. Invece il capitano medico Serra, che hanno mandato a visitarci, qualche problema deve pur averlo. E’ convinto infatti che basti cantare la Tosca guardando le nuvole per far piovere. Uscito per un attimo dal torpore, gli ho dimostrato che cantando a squarciagola si evitano i fulmini, anche quelli a ciel sereno. Ora non smette più di cantare.
Marco Schintu
(Meteorologo ad Aristan)
COGLI L’ATTIMO
da Cantando sotto la pioggia (Singin’ in the Rain – 1952) diretto da Stanley Donen e Gene Kelly, interpretato dallo stesso Gene Kelly