Stanno sempre al fianco di qualcuno. Hanno bisogno di uno sguardo, di un gesto, qualche volta di una carezza. Anche loro come fossero un lago, uno specchio o una pozza d’acqua riflettono l’immagine di quanto li circonda, persone e cose; rimandano e imitano, talvolta alla perfezione. Ci ricordano cosa stiamo facendo, dai gesti alle parole che abbiamo appena detto; i più evoluti, per davvero non i migliori, s’impadroniscono dei pensieri, delle idee e persino delle azioni degli altri. Con poca o nessuna fatica il gregario negligente scala le vette della società per occupare posti e ruoli che non solo non gli competono ma che non sa neppure svolgere*. Bisogna riconoscere che la colpa, se proprio se ne volesse trovare una, non è solo sua quanto piuttosto della vanità di chi ama circondarsi di parassiti sempre più raffinati tanto da essere ormai diventati persino difficili da riconoscere e quasi impossibili da schiacciare.
Luca Pani
(Psiconauta ad Aristan)
* Vedi Dilettanti di Professione, Prove di Volo, Manuale di Psiconautica Elementare, Edra Ed. 2015, p. 63.
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COGLI L’ATTIMO
da un carosello degli anni ’60