IL GREGGE NEGLIGENTE


Editoriale del 28 febbraio 2016

Stanno sempre al fianco di qualcuno. Hanno bisogno di uno sguardo, di un gesto, qualche volta di una carezza. Anche loro come fossero un lago, uno specchio o una pozza d’acqua riflettono l’immagine di quanto li circonda, persone e cose; rimandano e imitano, talvolta alla perfezione. Ci ricordano cosa stiamo facendo, dai gesti alle parole che abbiamo appena detto; i più evoluti, per davvero non i migliori, s’impadroniscono dei pensieri, delle idee e persino delle azioni degli altri. Con poca o nessuna fatica il gregario negligente scala le vette della società per occupare posti e ruoli che non solo non gli competono ma che non sa neppure svolgere*. Bisogna riconoscere che la colpa, se proprio se ne volesse trovare una, non è solo sua quanto piuttosto della vanità di chi ama circondarsi di parassiti sempre più raffinati tanto da essere ormai diventati persino difficili da riconoscere e quasi impossibili da schiacciare.

Luca Pani
(Psiconauta ad Aristan)

* Vedi Dilettanti di Professione, Prove di Volo, Manuale di Psiconautica Elementare, Edra Ed. 2015, p. 63.
http://goo.gl/K7JhDE

COGLI L’ATTIMO

 

da un carosello degli anni ’60

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