La prospettiva Nevskis di San Pietroburgo è forse la strada più bella del mondo. Battiato le dedicò il titolo di una delle sue canzoni più belle. La vittoria che rese famoso il principe per l’eternità fu quando ad appena 20 anni sconfisse la più pericolosa armata del mondo, quella dei cavalieri teutonici. Era il cinque aprile del 1242. Attirò in trappola quegli spietati soldati facendoli arrivare nel lago ghiacciato di Peipus, tra Russia ed Estonia. Ne seguirono l’esercito, che finse la fuga con la pesante cavalleria. E dentro le acque gelate precipitarono. La prospettiva Nevskis gli è dovuta: è infatti omaggio al genio e alla simmetria.
Antonangelo Liori
(Microbiografo di Aristan)
Era il cinque aprile del 1242. Attirò in trappola quegli spietati soldati facendoli arrivare nel lago ghiacciato di Peipus, tra Russia ed Estonia. Ne seguirono l’esercito, che finse la fuga con la pesante cavalleria. E dentro le acque gelate precipitarono (da IL PRINCIPE NEVSKIS che diventò leggenda, editoriale di Antonangelo Liori)
da Aleksandr Nevskij (1938) diretto da Sergej Michajlovič Ėjzenštejn