IL SENSO DELLA PRESENZA


Editoriale del 21 luglio 2017

Grazie alla tecnologia, le distanze si sono ridotte, in certi casi annullate. Siamo tutti vicini, tutti coinquilini di un unico palazzo alto migliaia di piani. Attraversiamo ponti, su oceani e deserti, con un solo clic. Sempre presenti all’appello informatico. Così, l’altra sera, parlavo via Skype con mio marito: lui in un continente ed io in un altro, come fossimo nella stessa stanza, come non fossimo mai stati lontani. La sua voce nitida, attira Mala, la nostra cagna. Incuriosita si avvicina e guarda alternativamente prima lo schermo del computer, da dove sente arrivare la voce del suo padrone e poi i miei occhi in cerca di una spiegazione. Ma l’illusione dura pochi secondi e, incompiuta, torna alla sua cuccia. Per lei, lui non era lì. La tecnologia può ingannare me, ma non lei. Per meritare l’amore di un cane devi avere un braccio dove lui possa posare il muso, devi avere delle mani che lo accarezzino e devi fare ombra quando cammini al suo fianco. Poi, condizione imprescindibile, devi possedere un odore da riconoscere tra mille, un odore che lui possa seguire in capo al mondo, un odore che tradisca la tua esistenza. Il suo mondo non è fatto di un’eco, non ti riconosce trasformato in pixel. Per lui, non potrai mai avere solo due dimensioni, racchiuse in un video. La sua percezione sensoriale esige la tua presenza reale, senza mezze misure: se ci sei, ti ama, ma se non ci sei, non c’è simulazione che possa colmare la tua assenza e a lui non resta che aspettare il tuo ritorno.

Monica Mazzotto
(Biofila di Aristan)

COGLI L’ATTIMO

 

Lei (Her) – Trailer in italiano (2014) – con Joaquin Phoenix

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