“Io dico quello che penso”. Manifesto di se stesso che vorrebbe dare un tono di singolarità a chi lo dice. Ci sono anche quelli che aggiungono un sempre. Di solito lo si dice quando si fanno affermazioni che possono risultare fastidiose.
Per converso c’è anche “Non pensa (a) quello che dice”. Valutazione critica di una istintività o di una incapacità di ragionamento.
La prima frase vale come scusante per chi dice cose che possono risultare sgradevoli. Il parlante si espone con la sua sincerità alla antipatia, al giudizio di rimando, e per la sua dichiarata sincerità pretende di essere tenuto in considerazione. Niente di personale quindi, ma un irriducibile modo d’essere.
Si diventa per proclama persona di cui fidarsi. Si dicono cose che gli altri evitano di dire. Bisogna poi vedere se questo atteggiamento vale in tutte le situazioni e con chiunque. Io non ho mai sentito il bisogno di usare questa frase a commento, anzi, non mi piace proprio usarla, la rifiuto eppure sono di quelli che dicono quello che pensano, se richiesti ovviamente. Se l’altro se la prende per quello che dico pazienza.
In certi casi ci ripenso e nel caso faccio autocritica. Allo stesso modo non ho mai chiarito o l’ho fatto raramente, con un “Stavo scherzando”, una mia frase che voleva essere spiritosa o ironica. Per essere in sintonia con me stesso, non uso come intercalare frasi preparatorie come “A voler essere sinceri”, oppure “Per dire tutta la verità”. Lascio semplicemente che la connotazione del discorso si approfondisca progressivamente.
Diverso è quando si è fidanzati da poco tempo o vogliamo metterci con qualcuna. Pretendiamo di passare per persone sincere, ma preferiamo un silenzio d’attesa, anche per quanto riguarda i suoceri. Lacan diceva “L’inconscio è il discorso dell’altro”. Ma in questo caso bisogna scendere nelle profondità di noi stessi e delle nostre costruzioni.
Il lavoro da fare è quindi lento e lungo, ogni volta ci sono le variabili a scomporlo. Ancora adesso, alla mia età, non riesco a sorpassare una istintiva diffidenza per il discorso dell’altro, quando mi dice “Ad essere sincero”. Con le donne non ho mai avuto di queste avvertenze. Anche con loro ho usato la sincerità estrema, preventiva. Gli ho anticipato i miei difetti, ma non hanno mai creduto che potessi arrivare a tanto.
Nino Nonnis (Sa Cavana [la roncola] di Aristan)
IO DICO QUELLO CHE PENSO – Editoriale di Nino Nonnis