Io in Slovenia ci stavo bene. Intendiamoci, non era il paradiso, anzi la caccia era per me un problema non da poco, ma ci vivevo da quando ero nata e pensavo che sarei rimasta tra quelle valli per tutta la vita. Invece nel 2000 è arrivato il trasferimento. Così, in una tiepida mattina di primavera, sono venuti a prendermi e prima che tramontasse il sole ero già a centinaia di chilometri da casa. I primi tempi non è stato facile. Mi ci sono voluti ben quattro anni per trovare un compagno e sentirmi nuovamente felice. Ma da allora è stato tutto entusiasmante e ho avuto ben undici figli. Una vita incredibile, almeno fino a quest’estate. Ad agosto, infatti, mentre stavo passeggiando con i miei bambini, ho notato un malintenzionato, nascosto dietro un albero, che fissava i miei piccoli. Senza pensarci su, l’ho spaventato rifilandogli due schiaffoni, come avrebbe fatto qualunque mamma. Apriti cielo! Mi hanno accusata di essere pericolosa e aggressiva. Mi sembrava di vivere in un incubo. Io aggressiva? Ma se avessi avuto veramente brutte intenzioni, il tipo dell’albero, l’avrebbero raccolto con un cucchiaino! E poi, diamine, sono loro che mi hanno voluta e lo sanno che non sono tenera come un gattino o scema come Yoghi. Mi avevano detto “vogliamo che individui come te tornino a vivere sereni nei nostri parchi”. Ma erano tutte balle. Vogliono l’idea di me, non la vera me. E così ora vogliono spostarmi di nuovo. Altro trasferimento, altro viaggio. Spero solo che, questa volta, il posto dove mi spediranno sarà migliore…libero e più tollerante. Un posto dove un orso, può serenamente fare l’orso.
Monica Mazzotto
(Biofila di Aristan)
COGLI L’ATTIMO
Griffin Peter uccide l’orso Yoghi