Esiste davvero. Una creatura Immortale: una medusa scoperta nelle acque dello Ionio, ha la straordinaria capacità di ringiovanire, dopo aver raggiunto l’età adulta, e tornare allo stato di piccolo polipo, e poi nuovamente diviene adulta e così via, in un gioco miracoloso e infinito.
Non è un caso che sia proprio una medusa ad aver trovato il modo di rifiutare la morte.
Medusa, nell’antica Grecia, era una creatura mitologica dai capelli serpenti, sempre in movimento come tentacoli nell’acqua. Temutissima, aveva il potere di pietrificare chiunque la guardasse negli occhi. Ma era l’unica divinità marina a non essere immortale. Bernini scolpì il suo volto nel marmo, negli occhi la tristezza tutta umana, di chi conosce la propria finitezza. Morì decapitata, la sua testa guizzante portata in trionfo, esposta a terrorizzare i nemici.
Forse i Greci si pentirono di tanta ingiustizia e umiliazione e per farsi perdonare affidarono al mare il dono che un tempo le avevano negato. Custodito per migliaia di anni.
E Medusa è tornata. Immortale, finalmente.
Non rivelerà all’umanità il divino segreto con cui imbroglia la natura, conosce bene l’uomo e la sua ingordigia, la sua brama di eterna giovinezza. Sa che non riuscirebbe a fermarsi in tempo e giocherebbe a fare Dio, tornare giovane non gli basta, ancora indietro, sempre di più, avido fino a farsi embrione e poi forse, seme. E poi, forse…nulla.
Immortale fino a morire al contrario, tornare al nulla che eravamo prima di esistere, al nulla che non siamo, dopo la morte.
Genny Pignataro Atzeni
(Rabdomante ad Aristan)
COGLI L’ATTIMO
da Scontro tra titani (2010) diretto da Louis Leterrier. Natal’ja Vodjanova è Medusa, Sam Worthington è Perseo.