Nel 1650, L’accademico Tore Toro depositò la sua donazione in Archivio, un manoscritto di cinquecento pagine dal titolo (tradotto dallo spagnolo): “Vita, morte e miracoli di 100 accademici eccellenti”. Un’opera noiosa da leggere, ma utile da consultare. Le notizie riportate dal Toro hanno sempre avuto riscontri positivi, tranne che per l’Accademico e miniaturista Torbeno Puntino. Fino a un mese fa, di lui non avevo trovato né memoria, né donazione. Eppure il Toro celebra la Donazione Puntino come la “Perla dell’Archivio”, dando per scontato che chiunque sappia di cosa parla.
In Archivio c’è un vecchio bagno stretto e lungo, probabilmente ricavato con il restringimento della sala adiacente. I malandati sanitari sono appoggiati contro un’importante parete “bianca”con riquadri di stucco veneziano, ma così piena di microfessure da apparire indecente. Schiacciando una grassa zanzara sulla pregiata parete, nel tentativo di ripulire la macchia di sangue, ho notato che i riquadri non erano di stucco, ma d’avorio; mentre quelle che sembravano fessure erano minuscole eleganti incisioni. La Donazione Puntino! Una “miniatura” di venti metri quadrati d’avorio finemente inciso con scene dell’Antico e del Nuovo Testamento: la Cappella Sistina dell’Archivio dell’Oblio.
Carlo M.G. Pettinau
(Archivista dell’Oblio)
COGLI L’ATTIMO
da Sandokan (1976) sceneggiato televisivo diretto da Sergio Sollima, con Kabir Bedi e Carole Andrè