LA TORTA DELLA FELICITÀ


Editoriale del 31 dicembre 2014

Come augurio di buon anno nuovo, vorrei regalare ai miei concittadini di Aristan una ricetta di un dolce. 
Gli ingredienti sono:
-Un bicchiere di coraggio estratto dalla parte più profonda del cuore di un colibrì
-Una spolverata di tolleranza ottenuta osservando i comportamenti di un gruppo di suricati 
-Una tazza di tenerezza presa direttamente dalle ali di un cigno
-Un cucchiaino di intelligenza trovata guardando dentro gli occhi di un corvo
-Un pizzico di saggezza carpita dalla lentezza di un bradipo
-Una dose di concentrato di allegria; ottimo quello ricavato dal salto di un delfino. Chi è lontano dal mare, potrà utilizzare anche la gioia espressa dalla corsa a perdifiato di un giovane puledro. Non è proprio lo stesso, ma è un buon surrogato.
Leggerezza, quanto basta, raccolta dalla polvere delle ali di una farfalla
E per finire, un cucchiaio (abbondante!) di passione rubata alla fedeltà di un albatro
Mischiate tutto delicatamente e lasciate riposare ad occhi chiusi al sole, per tutto il tempo che sentite necessario affinché gli ingredienti si amalgamino tra loro. Quando vi sentite pronti, aprite gli occhi, sedetevi e assaporate il dolce, per un anno intero, assieme alle persone che più amate. Ma mi raccomando, per la riuscita della ricetta, dovrete farlo con tutta la generosità che potete trovare nell’altruismo di una formica.

Monica Mazzotto
(Biofila di Aristan)

COGLI L’ATTIMO

 

da Ratatouille, Disney: il critico Anton Egò assaggia la Ratatouille di Rémy

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