Capitolo 10 – LA VITA È UN GIOCO AFFASCINANTE E MORTALE*
Stanotte ho sognato uno strano buio nel quale, però, mi orientavo benissimo. In questo buio ho incontrato me stesso e, senza vedermi, ho provato un sentimento di ostilità e di panico. Solo quando mi sono accorto di volare ho capito di essere Icaro, il pipistrello-cavia che ho ucciso. Al risveglio è stato sgradevole ricordare che, nel sogno, avevo appena mangiato uno scarafaggio.
Sono a Kapingamarangi, in Micronesia, a circa 1000 chilometri dall’isola di Nauru dove, prima o poi, dovrei arrivare per salvare il meteorologo Marco Schintu. Ammesso che sia ancora vivo. Infatti i Contemplatori di nuvole, suoi dipendenti, potrebbero averlo già trucidato durante un ammutinamento. Con me ci sono quattro amici: Andrea Franceschi, che è diventato una star del calcetto locale; si dice che da un momento all’altro potrebbe arrivare Gino Camorra, il suo procuratore, per venderlo al Nukoro, la squadra più forte delle isole Caroline. Stefano Floris, detto – non a caso – Hannibal Lecter, che è in carcere (secondo arresto) per aver morsicato un kapingamarangiano al gomito; nei prossimi giorni sarà processato. Ghighi Gessa che fa surf in questo mare azzurrissimo e nei ritagli di tempo, da buon neurofarmacologo, controlla gli effetti del sakau** sull’unica cavia viva che gli sia rimasta. Nichi Grauso (l’unica cavia viva) che gira vestito più o meno da Batman e in memoria del pipistrello Icaro, il suo collega-cavia, si sta facendo chiamare Batnik.
La vita è un gioco affascinante e mortale. Se rinunciamo agli schemi, ai modelli, alle regole, alle convenzioni e agli obiettivi canonici, come per magia, ci ritroviamo a fluttuare in una dimensione inaspettata: padroni del vento su una tavola da surf in Micronesia, o ciechi e spaventati come un pipistrello che incontra il suo assassino.
Filippo Martinez
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**Bevanda narcotica tipica della Micronesia
COGLI L’ATTIMO
da Ogni maledetta domenica (Any Given Sunday 1999) diretto da Oliver Stone. Con Al Pacino
