In Storie naturali Primo Levi ci ha offerto una versione laica dell’angelo custode: “gli angeli non sono un’invenzione fantastica, né esseri soprannaturali, né un sogno poetico ma sono il nostro futuro, ciò che diverremo, ciò che potremmo diventare se vivessimo abbastanza a lungo”. Quel vivere abbastanza a lungo non è il protrarsi del tempo biologico ma lo stare nella tensione verso il possibile. È un vivere alimentato dallo stupore verso l’ignoto che allarga l’orizzonte dell’esistenza e guida verso l’infinito. Un vivere che ci restituisce il paradiso in Terra.
Silvano Tagliagambe
(Epistemeudomonologo di Aristan)
COGLI L’ATTIMO
L’angelo custode da Anche gli angeli mangiano fagioli (1973) diretto da Enzo Barboni (E.B. Clucher). Con Giuliano Gemma e Bud Spencer