LASCIARSI TENTARE DALLA FELICITÀ: PERCHÉ ARISTAN?


editoriale del 3 marzo 2012

Capita a volte nella vita di cercare nello studio qualcosa che possa
colmare un bisogno non meglio identificato. Si prova con quella
disciplina che forse avremmo amato di più ma che un tempo abbiamo
scartato per utilitarismo o con quell’altra che potrebbe farci
approfondire meglio campi già conosciuti ma, che noia! Spesso sono
tentativi che generano aborti, niente ci soddisfa, il bisogno che ci
spinge alla ricerca è qualcosa di diverso, di più nascosto o, se
palese, è rivolto a qualcosa che non esiste. Perché c’è gente che li
desidera i banchi di scuola, desidera avere ancora colleghi d’
università con cui condividere l’amore per il sapere e perché no, le
goliardate. E un giorno, mentre si scorrono le notizie quotidiane, si
fa una scoperta entusiasmante, il luogo che si cerca è appena stato
inventato, è il posto idealizzato e ideale, discipline esclusive,
insegnanti appassionati e fuori dal comune, ci si lascia tentare, ma è
facile quando in palio c’è la felicità.

Betty Marcia

COGLI L’ATTIMO

Peanuts – Charlie Brown e la felicità

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