Rivela un’inchiesta ripresa da La Repubblica, che le fake news in Italia passano attraverso una rete di siti – DirettaNews il principale – controllati da un’unica azienda, la Web365. In questa incubatrice si moltiplicano notizie sensazionalistiche che distorcono articoli pubblicati sui quotidiani nazionali esaltandone gli aspetti mistici, nazionalistici, sessisti e razzisti. Così, mentre il titolo rimanda a una fonte autorevole, il contenuto risponde al canovaccio classico della manipolazione. Gli italiani vittime dello Stato, del governo, degli immigrati e del potere delle multinazionali vengono chiamati al risveglio dal torpore in una centrifuga infernale di complottismo e paranoia sociale. Per fortuna il trucco è stato scoperto. Fine del malinteso. E invece no. Perché le fake news non sono le bufale di un tempo. E smentirle non fa che rafforzare la manìa di persecuzione di chi vuole credere nel mito dell’invasione, in quello delle scie chimiche, o delle malefatte della Boldrini. Le fake news si reggono su un dato che annienta i dati: la morte della scienza statistica. Sono trucchi anche i numeri, strumenti del potere le immagini. Nell’era della politica delle emozioni, io sento, fortemente sento e dunque sono. Non c’è spazio per l’autoevidenza, tanto meno per la gnoseologia. La piazza tutt’altro che gremita il giorno dell’insediamento di Trump non è una piazza vuota ma una violenza su chi la vuole piena. Mica è relativismo. E si metta in pace l’anima il vecchio Bauman con tutta quella liquidità. Sono morti persino i “fatti alternativi”, espediente giovanile di un presidente che non ne ha più bisogno. E il giornalismo, mera pratica compilativa. Morta l’accademia, roba da opinionisti borghesi. Purtroppo è morto anche Leibniz e noi non siamo monadi, senza porte né finestre. Noi abbiamo voragini spalancate sul vuoto dalle quali lanciamo bombe di pericolose minchiate condensate. Perché la “verità” è solida, cristallizzata e pesante.
Eva Garau (Precaria di Aristan)
le fake news in Italia passano attraverso una rete di siti – DirettaNews il principale – controllati da un’unica azienda, la Web365 (da LE FAKE NEWS SONO MORTE. VIVA LE FAKE NEWS! – Editoriele di Eva Garau)
vere e proprie bufale