Ganesh ha una zanna spezzata. È figlio di Shiva, dio indù della distruzione; dio supremo egli stesso, il più amato dal popolo, l’invocato per eccellenza, l’Iniziatore, rappresentato come elefante spesso di colore blu, Ganesh – ha una zanna spezzata.
Perchè? Nulla nell’induismo avviene a caso. Un elefante ha due zanne perchè questo animale sacro è la rappresentazione terrena del supremo equilibrio celeste tra tutte le forze: equilibrio tra contrari, equilibrio dialettico. Ganesh infatti rappresenta l’equilibrio tra il principio maschile, Shiva, e quello femminile, Shakti, ed è quindi forte e dolce: in lui si raduna ogni bellezza.
Ma Ganesh ha una zanna spezzata. Il motivo è che, se l’universo è fatto di equilibri duali tra principi opposti, ogni cosa però nasce dalla rottura di un equilibrio. Nessuna azione sarebbe possibile se si rimanesse in bilico tra i due opposti. Nessuna decisione verrebbe presa se si pretendesse di rimanere sempre in equilibrio col Tutto, equilibrio a noi impossibile. Occorre scegliere. Rinunciare a qualcosa, spezzare l’equilibrio. Pendere da una parte, prendere partito, assumersi un peso.
Nessun figlio nascerebbe, nessun matrimonio verrebbe combinato e men che mai consumato, nessuna temeraria impresa amorosa sarebbe iniziata e nessun affare concluso, se tutti volessimo stare in perenne equilibrio con quell’Universo che, nella sua essenza più profonda, è nulla.
Ganesh viene invocato prima di ogni nascita, sposalizio, viaggio, affare. È l’Iniziatore, perché iniziare una cosa (strapparla al Nulla) è rompere un equilibrio. Iniziare una cosa comporta la rottura di una armonia, l’accettazione di una ingiustizia. Chi non vuole essere ingiusto è morto.
Il buonismo è la pretesa, blasfema, di essere tanto buoni (tanto armonici) quanto il Tutto. Chi soggiace a questa pretesa è sempre il maggiore nemico della vita. Non così la bontà vera, che è il contrario esatto del buonismo, e il cui motto è: “Io non sono venuto per portare pace, ma una spada”.
Gianluigi Sassu (Asiatista di Aristan)
https://youtu.be/stxGs8gel3Q
Il buonismo è la pretesa, blasfema, di essere tanto buoni (tanto armonici) quanto il Tutto. Chi soggiace a questa pretesa è sempre il maggiore nemico della vita. Non così la bontà vera, che è il contrario esatto del buonismo, e il cui motto è: “Io non sono venuto per portare pace, ma una spada”. (da L’ELEFANTE BLU HA UNA ZANNA SPEZZATA – Editoriale di Gianluigi Sassu)