I ponti crollano perché “tutto perirà, tranne il Suo Volto” (al Qasas, 88). Non c’è nulla da chiedersi né da stupirsi: c’è invece da stupirsi e interrogarsi, e atterriti sospirare di sollievo, ogni volta che un ponte non crolla, che un treno arriva alla stazione, e che un proposito si realizza.
Il motivo è incistato nella matematica: l’equazione di Boltzmann dimostra che, meno entropia c’è in un sistema, meno il sistema ha probabilità di esistere: quindi tutto ciò che è bello e ordinato (una piccola rana che beve, un ponte che regge il peso di un treno) rappresenta sempre una eccezione, un miracolo, una prova di Dio (“in ciò vi sono prove per chi è dotato di intelletto”, al Baqara, 164). La normalità sarebbe il disordine totale, cioè il nulla.
Ma la fede occidentale nel sapere dell’uomo ha ridotto pressoché a zero il numero di chi “è dotato di intelletto”. La fede occidentale nel sapere è la fede occidentale nella stabilità dei prodotti della nostra ideologia, e quindi anche dei ponti, che c’hanno scritto sopra “è solido” e sono fatti da gente pagata apposta per dire “è solido”. Più lo dicono, più guadagnano. La fede occidentale nel sapere dell’uomo nutre l’uomo di un alimento che rassicura, ma lo svuota di verità. I ponti crollano, non restano in piedi solo perché li ha fatti la scienza occidentale seguendo i criteri del mercato. La scienza occidentale e i criteri del mercato, i ponti, li lasciano crollare, da falsi dèi quali sono (tutto perirà tranne il Suo Volto).
I ponti richiedono manutenzione, investimenti pubblici e spesa a deficit. Tutte bestemmie per il dio Mercato, ma preghiere per l’unico vero Dio, che ci ricorda continuamente la Sua presenza tramite la sua assenza, cioè l’entropia, e ci esorta a pregarLo con continue riparazioni all’entropia.
Gianluigi Sassu (Asiatista di Aristan)
I ponti crollano, non restano in piedi solo perché li ha fatti la scienza occidentale seguendo i criteri del mercato. La scienza occidentale e i criteri del mercato, i ponti, li lasciano crollare, da falsi dèi quali sono (tutto perirà tranne il Suo Volto). (da L’IMPORTANZA DELL’ENTROPIA editoriale di Gianluigi Sassu)