La pinguedine avanza: la mia, perlomeno. È inutile cercare conforto nell’aritmetica dividendo il peso per il quadrato dell’altezza e sperando di non superare il venticinque, basta guardarsi allo specchio. Eppure c’è un sacco di gente che me lo vorrebbe far notare. Da decenni un’odiosa bilancia, ogni volta che entro o esco dalla farmacia, mi saluta chiedendomi se voglio sapere il mio peso ideale. Ma anche il mio smartphone è contaminato da applicazioni che sembrano impazienti di certificare il mio stato di sovrappeso. Sono rassegnato. Il peso medio della popolazione mondiale mostra nelle ultime decadi un’irreversibile tendenza all’aumento e non solo nei paesi più ricchi. E’ un’epidemia. In cinema e teatri ci sono file di poltrone più larghe, gli ospedali dispongono di sedie a rotelle e tavoli operatori adatti ad accomodare gli obesi, le agenzie funebri offrono bare tre volte più larghe e con maniglie più resistenti. Ma perché farla tanto tragica, le donne grasse non mi sono mai sembrate così belle.
Tony Cinquetti
(Etica gastronomica)
COGLI L’ATTIMO
la canzone You Can’t Stop the Beat da Hairspray – Grasso è bello (2007) diretto da Adam Shankman