Odio gli ipocriti. Odio gli avari. Odio i saccenti. Odio gli egoisti. Odio i pessimisti militanti. Odio i pettegoli cronici. Odio i moralisti loquaci. Odio i cretini loquaci. Odio i vigliacchi. Odio i delatori. Odio i falsi amici (molto meglio i veri nemici). Odio i buoni di professione. Odio i dispensatori di consigli non richiesti. Odio gli spiritosi ad ogni costo. Odio quelli che “lo sapevo”. Odio quelli che “bisogna vedere” anche davanti all’evidenza. Odio chi racconta le sue conquiste amorose. Odio chi gode a dare le cattive notizie. Odio chi ti dettaglia la sua iperammoniemia ereditaria. Odio quelli che gli ammazzano la figlia e il giorno dopo in televisione dicono di aver perdonato l’assassino. Odio quelli che credono di essere furbi e sono furbi. Odio gli accozzati che ostentano di non esserlo. Odio quelli che fanno sempre i pesci in barile. Odio i ruffiani. Odio i lecchini (il ruffianesimo è quasi sempre strategico, il lecchinismo invece è congenito). Odio i ministri della Pubblica Istruzione che, leggendo il discorso d’investitura, dicono “egìda” invece di “ègida”. Odio chi è forte coi deboli e debole coi forti (ma anche se è solo forte coi deboli). Odio i razzisti. Odio i classisti. Odio i tassisti (non è vero, è solo per il ritmo e la rima). Odio gli ultraottuagenari che continuano a vivere per accumulare. Odio gli odiatori di professione. Odio i maldicenti e in particolare odio gli invidiosi maldicenti… a proposito: odio A.Z. e se lo incontro lo prendo a calci in culo.
Quasi tutti gli altri li amo.
Filippo Martinez (Idiosincrasista)
“Odio chi è forte coi deboli e debole coi forti (ma anche se è solo forte coi deboli). Odio i razzisti. Odio i classisti. Odio i tassisti (non è vero, è solo per il ritmo e la rima). Odio gli ultraottuagenari che continuano a vivere per accumulare.” Da MENO MALE CHE NON SONO DIO – Editoriale di Filippo Martinez (Idiosincrasista)